I° CONGRESSO INTERNAZIONALE SULLA DIMINUZIONE DELLA NATALITÀ: FENOMENO O TENDENZA? CAUSE, CONSEGUENZE E PROSPETTIVE

Siena, Ospedale Santa Maria della Scala, Sala Italo Calvino 7-8-9 Maggio 2020

E’ in programma a Siena per il 7-8-9 maggio 2020 un Congresso Internazionale con l’intervento di eminenti studiosi, sul tema della diminuzione della natalità dal punto di vista, ostetrico, demografico ed economico.

Il 7 Maggio saranno trattati gli aspetti demografici che riguardano l’Italia, il Giappone, l’Eritrea, la Nigeria ed Israele con l’intervento delle maggiori Autorità scientifiche quali il Prof. Antonio Golini dell’Università di Roma e l’italo-israeliano Prof. Sergio Della Pergola dell’Università di Gerusalemme e di Pavia, il Prof.Fabrizio Coricelli dell’Università di Siena , il Dottor Marco Valerio Lo Prete, Editorialista ed Autore di un libro sull’argomento ed altri esperti.

L’8 Maggio saranno trattati gli aspetti ostetrici. Interverranno il Prof. Domenico Arduini, Ordinario di Ginecologia ed Ostetricia presso l’Università Tor Vergata di Roma; il Prof. Gianni Nardelli Ordinario a Parma e a Padova, i Proff. Vincenzo De Leo e Giuseppe Morgante, dell’Università di Siena e la maggior parte dei Primari che rappresentano la Toscana ( Pistoia, Empoli, Prato, Firenze, Siena, Poggibonsi, Arezzo, Isola d’Elba ed Orvieto) in modo da avere un quadro il più possibile completo della nostra Regione e di confrontare i vari punti di vista degli esperti del settore.

Il 9 Maggio saranno trattati gli aspetti economici che conseguono al fenomeno della diminuzione della natalità. Interverranno il Prof. Sandro Gronchi e Marco Franzini, entrambi Ordinari di Economia Politica a Roma, il Dottor Marco Cacciotti Dirigente della Ragioneria Generale dello Stato che tratterà le conseguenze del fenomeno sulle pensioni e sul debito pubblico italiano a breve, medio e lungo termine ed il Dottor Giuseppe Carone Capo dell’Organismo Affari Economici e Finanziari della Comunità Europea, che tratterrà gli stessi aspetti dal punto di vista della Comunità Europea e dei Paesi membri.

Il Congresso intende quindi valutare sotto il profilo scientifico ed obbiettivo l’andamento del fenomeno denatalità manifestatosi con particolare evidenza in Italia per cercare di capirne le complesse ragioni che ne sono alla base e le conseguenze a breve e più lungo termine, servendosi di una prospettiva ad ampio raggio.

Questo Congresso, che parte da Siena, diventa quindi un Osservatorio privilegiato ed a suo modo unico molto vasto della denatalità che ne mette a fuoco gli aspetti più palesi e più occulti che la favoriscono.
Questo fenomeno sembra inoltre in evoluzione con il rischio di tendere ad aggravarsi sempre di più con il passare del tempo, innescando un circolo vizioso negativo; per tal motivo sembra opportuno che la Società ne prenda viva coscienza per tentare di correggere, se è possibile, la tendenza, con provvedimenti di vario tipo che abbiano influenza sulle scelte personali e sociali ma anche politiche, economiche e dei mass-media.

I punti che sembrano importanti sembrano i seguenti:
1. Monitoraggio dell’ andamento delle nuove nascite nelle varie Aree dei territori toscani.
2. Formazione ad una sessualità e procreazione responsabile delle giovani donne.
3. Ricerca e monitoraggio plausibile delle principali cause ostetriche del fenomeno nelle varie fasce di popolazioni femminile suddivise in base a parità, età nazionalità.
4. Favorire o istituire dei centri di aiuto per incoraggiare il fenomeno della natalità.
Questo aiuto deve consistere sia in sostegno morale che in sostegno materiale per far fronte e superare difficoltà economiche.
5. Ciò implica una riflessione anche critica ma costante e puntuale dei messaggi mediatici provenienti da varie fonti, riflessione che deve essere fatta senza “politicizzare” il problema, ma semplicemente presentandone l’andamento e la sua evoluzione, per cercare soluzioni legislative possibilmente condivise.
6. Sensibilizzare al tema della diminuzione della natalità il mondo delle donne : imprenditrici, giornaliste, insegnanti, studentesse, lavoratrici . Esse rappresentano il vero fulcro del problema e possono suggerire le soluzioni più opportune accettate dall’animo femminile per far convivere al meglio l’esigenza di libertà ed autonomia con l’aspettativa della riproduzione che non deve né passare in secondo piano né essere trascurata.

7. L’obiettivo deve essere la tutela e la felicità di ogni donna, obiettivo che deve perseguire non solo la singola donna ma la società nel suo complesso.

8. La natalità deve essere un bene da valorizzare, da sorreggere e da sostenere con provvedimenti sia a breve che a più lungo termine a favore delle donne.
9.Questi provvedimenti non devono essere forzosi né tanto meno autoritari, ma benvisti e condivisi dalla maggior parte delle donne, soprattutto quelle in età fertile, età che ha dei tempi destinati a trascorrere ed a concludersi.

10. L’osservatorio per la natalità con questo I° Congresso, oltre a monitorare a intervalli costanti l’andamento del fenomeno nel tempo (per esempio ogni due anni con incontri, riunioni e Convegni sul tema) deve rappresentare un costante pungolo da cui partono messaggi positivi, di fiducia, di sostegno e di di ottimismo all’interno della nostra società che possano poi portare ad una graduale ripresa delle nascite.

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